Videogames e riabilitazione: tutto è un mezzo

Qualche hanno fa, alcuni professori di psicologia dell’Università “La Sapienza” di Roma hanno accolto una tesi embrionale portata da uno studente, il quale sosteneva che il progetto sulla persona fosse sempre più importante del mezzo che si utilizza per raggiungere l’obiettivo finale. Lo studente era appassionato di videogiochi e voleva sviluppare una Start Up che permettesse di utilizzare le nuove tecnologie applicate ai videogames per migliorare le attività riabilitative ed educative per persone con disabilità fisica e psichica.

In questi giorni, il sito internet “ilovevg.it” ha proposto un articolo molto interessante, il quale ha argomentato il tema in oggetto. E verrà citato in modo che tutti possano leggerlo anche qui, perché è sempre importante trovare nuovi metodi per aiutare le persone affette da disabilità, le quali devono lavorare sui loro problemi di salute, per poter migliorare la qualità della loro vita.

Nell’invitare tutti a visitare il sito “ilovevg”, lodevole nell’aver parlato di un argomento così importante, si propone il testo dell’articolo sopracitato:

“Il mondo, in risposta alla pandemia da Covid-19, si sta evolvendo verso un mondo digitalizzato, ed anche il mondo medico non è rimasto a guardare.

Negli ultimi anni i videogiochi stanno trovando sempre più maggior consenso anche in ambito medico. I videogiochi e la riabilitazione stanno facendo un enorme passo in avanti e si stanno diffondendo sempre di più gli exergames (exercises game). Questi prodotti, nati per caso, ricevono molti consensi per le terapie riabilitative. Giochi come Wii Sports, Ringfit e simili, possono essere catalogati sotto questa categoria. Ma esistono exergames specifici per alcune patologie. Per esempio, quelli utilizzati come percorso riabilitativo per i malati di Sclerosi Multipla, per il disturbo dell’apprendimento o per disturbi comportamentali. Tutto questo discorso ruota intorno al biofeedback. Questo concetto si basa sull’idea che diventi più consapevole dei meccanismi e dei processi che avvengono nel tuo corpo. Quindi il biofeedback, applicato agli exergames, porta ad una sorta di trial and error atto a migliorare le capacità dell’individuo ed a provare varie strategie. La coordinazione motoria insieme a quella mentale vengono messe a dura prova. Il risultato di questo allenamento va ad agire sulle capacità neuromotorie, cioè sulla plasticità del cervello, inducendo così veri e propri cambiamenti funzionali e strutturali per costruire o ripristinare i pattern motori corretti. Viviamo in un era in cui smartworking e acquisti online hanno avuto un significativo incremento. Ed è molto difficile, data la pandemia da Covid-19, poter fare le cose come un tempo. Emblematico è il fatto che è difficile anche poter utilizzare strutture sanitarie, dal semplice pronto soccorso alle strutture di riabilitazione. Ma il dottor John Krauker, professore di neurologia all’università John Hopkins, non si è fatto trovare impreparato. Per le terapie riabilitative, si sa, il tempo è tutto. Il professore, grazie al supporto di Mindmaze, ha escogitato una terapia da remoto: grazie ai giochi, è possibile far fare allenamento al paziente. I risultati vengono poi spediti al dottore, il quale deciderà su questa base quale terapia, sia medicinale che motoria, serva al paziente. Utilizzando il MotionGo, periferica che utilizza dei sensori di movimento per poter tracciare i movimenti del paziente, e grazie anche ai suoi 26 giochi incorporati, è possibile fornire uno strumento valido per poter allenare braccia, gambe, testa, torso ed altre parti del corpo. La tecnologia funziona in questo modo. E’ possibile vedere il vostro scheletro, il cui scheletro lo vedrà in contemporanea il vostro fisioterapista. Avete una versione digitalizzata del vostro corpo da un lato, il gioco sullo schermo ed il link ad un video, in cui il vostro terapista vi seguirà passo per passo. (Putrino, Ceo Mindmaze)”

Senza dubbio, un’idea di uno studente di Roma non era così illusoria nella sua ingenuità, ma è stata sviluppata in modo indipendente dopo molti anni in modo eccellente da professionisti di alto livello. Sembra sempre più importante tenere costantemente la mente aperta a nuove idee per costruire un futuro altro, che potrà sembrare un’utopia, ma con il tempo non è detto che non possa diventare realtà.

Sicuramente un argomento interessante di riflessione, di discussione e di studio per il futuro.

Fonte: Videogiochi e la nuova riabilitazione 2.0 – I Love Videogames (ilovevg.it)

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